Vivere nel terzo millennio comporta vantaggi davvero importanti per quanto riguarda la cura del fisico e dell’immagine corporea. Oggi possiamo migliorare il nostro aspetto in diversi modi grazie al diffondersi su larga scala di conoscenze e strumentazioni scientifico-tecnologiche un tempo impensabili, un sogno anche solo pochi decenni fa.
In questo approfondimento parliamo di cavitazione estetica, un trattamento molto richiesto da donne di tutte le età (ma anche da alcuni uomini). Il suo scopo? Ridurre l’inestetismo principe tra i vari difetti cutanei: la cellulite.
La pelle a buccia d’arancia, o anche i cuscinetti e le adiposità localizzate possono essere attaccati tramite questa tecnica, tanto sofisticata nella teoria quanto semplice nella pratica. Come funziona di preciso la cavitazione? Quanto costa? Chi può farla, e dove? Ci sono rischi o controindicazioni? Nel nostro approfondimento troverai tutte le risposte.
💰Quanto costa: | Dagli 80€ ai 200€ a seduta |
✈️Funziona davvero? | È uno dei trattamenti migliori per chi vuole attaccare l’adipe sottocutaneo |
🤔Opinioni del trattamento: | Positive, funziona |
⚠️Per chi è sconsigliata: | Donne incinte, pazienti diabetici, chi utilizza la spirale contraccettiva |
🥇Migliori alternative: | Creme rassodanti / Creme anticellulite / Creme snellenti |
Cos’è e come agisce la cavitazione estetica
Anche detta liposuzione ultrasonica, che si è diffusa negli anni Duemila, la cavitazione è una tecnica medico-estetica volta a distruggere parte del grasso sottocutaneo presente in eccesso in alcune zone corporee, tipicamente quelle dove i suoi accumuli sono più diffusi e frequenti.
Spiegazione del metodo: gli ultrasuoni e le cellule adipose
La cavitazione si basa sull’emissione, attraverso un manipolo simile a quello con cui si effettuano le ecografie, di ultrasuoni a contatto diretto con la pelle. Le onde sonore ultrasoniche, per via della loro particolare frequenza, vanno a creare modificazioni di temperatura e di pressione nei tessuti del corpo del paziente.
Per questo motivo si verifica la comparsa di piccole bollicine – dette microbolle dal momento che parliamo di dimensioni infinitesimali – nel fluido interstiziale in cui si trovano le cellule adipose (adipociti). Appena formatesi, però, tali microbolle implodono, sempre per via delle differenze di pressione con l’ambiente in cui vengono a trovarsi.
E così facendo, ossia mentre implodono, vanno a colpire le membrane delle suddette cellule adipose. Succede allora che le membrane così colpite si rompono, e lasciano uscire dalle cellule stesse una parte degli acidi grassi che le compongono (insieme a tossine varie). Grazie a questa fuoriuscita, l’esito finale è che gli adipociti si riducono di volume.
Va ricordato che non è solo il numero delle cellule adipose a determinare fenomeni come la cellulite, ma anche, e in maniera assai determinante, il loro volume, che può aumentare o diminuire. La cavitazione estetica si basa proprio sul rimpicciolimento delle cellule adipose che formano gli inestetismi.
I grassi fuoriusciti da ciascuna cellula durante la cavitazione, raggiungono poi il circuito ematico, da cui passano a quello linfatico, per poi venire piano piano smaltite, tramite il fegato e i reni fino all’urina. Perché quindi abbiamo detto che la tecnica è anche chiamata liposuzione ultrasonica?
Si tratta semplicemente di un modo informale di chiamare la procedura, in riferimento alla tecnica madre di tutte le altre in ambito di eliminazione del grasso, ossia la liposuzione vera e propria. Che come è noto è del tutto efficace ma anche piuttosto rischiosa, e sicuramente molto più invasiva.
Cavitazione estetica o medica? Cosa si intende?
Bisogna anche specificare una cosa molto importante. La cavitazione può essere svolta in due contesti diversi: in un centro estetico o in un centro medico. Si parla allora, rispettivamente, di cavitazione estetica e di cavitazione medica. I termini sono in realtà spesso usati in maniera sovrapposta o confusa.
In effetti, riflettendoci appare evidente come anche la cosiddetta cavitazione medica sia, di fatto, un trattamento estetico, avente cioè come fine primario la correzione dell’inestetismo. Perché allora la differenza? A cambiare è la strumentazione, cioè il macchinario utilizzato.
Quello dell’estetista – per il quale comunque è necessaria una qualificazione specifica da parte di chi lo aziona – genera ultrasuoni di frequenza diversa, più bassa, che arrivano meno in profondità rispetto a quelli dello strumento medico.
Quest’ultimo risulta quindi più potente, in grado di trattare anche la cellulite più resistente per la quale le creme anticellulite non sono sufficienti, e fornisce migliori risultati. Noi qui parleremo di cavitazione estetica in senso ampio, includendo anche quella effettuata in un centro medico.
Al di là della frequenza degli ultrasuoni sfruttati, la procedura è la stessa. E infatti molte volte chi cerca informazioni su questo trattamento estetico finisce per rivolgersi a un dottore specializzato. Un termine appropriato per definirlo è dunque, estensivamente, quello di cavitazione in medicina estetica.
Dove rivolgersi per una maggiore efficacia
Bisogna però sapere che i centri medici possono personalizzare il trattamento in maniera molto più profonda rispetto a quelli estetici. Come approccio conoscitivo, il medico fisserà un consulto iniziale per conoscere le esigenze del cliente e valutarne il quadro clinico.
Sempre al fine di escludere patologie pregresse o in corso, richiederà anche un esame del sangue per verificare che nessuno dei valori sia oltre soglie ritenute ottimali per il trattamento. Successivamente provvederà a determinare la frequenza ultrasonica da usare. Questa cambierà in base alle condizioni della zona corporea e alla profondità di azione da applicarvi.
In un centro estetico invece è difficile che vengano svolte consultazioni così accurate, e come spiegato più in alto la potenza applicata durante il trattamento rimane inferiore. Indipendentemente da dove si svolge la cavitazione, per gli addetti è comunque sempre importante saper comunicare bene con il paziente affinché le sue aspettative siano realistiche, e non eccessive rispetto a quanto il metodo può ottenere.
La cavitazione estetica è efficace e dà buoni risultati, ma è probabile che non sia in grado di ottenere risultati definititivi in presenza di adipe e buccia d’arancia diffusa. Più avanti terneremo su questo punto con alcuni consigli per una maggiore efficacia di trattamento.
La seduta di cavitazione nella pratica
Come funziona quindi una seduta di cavitazione? Il paziente è steso su un lettino, accanto al macchinario utilizzato dall’operatore. Questo è provvisto di una sonda con un’estremità di superficie piatta e metallica, che viene passata sulla parte da trattare con movimenti rotatori e ripetuti. Senza premere o insistere, solo appoggiando e spostandosi.
La pelle è stata preventivamente cosparsa di un gel apposito per facilitare l’aderenza e lo scorrimento della sonda ed evitare gli attriti. In totale la procedura richiede circa 30 minuti, ma può durare anche il doppio, tutto dipende dall’area da trattare durante la seduta.
In certi casi si arriva anche ai 90 minuti perché al trattamento vero e proprio viene fatto seguire un massaggio drenante, che aiuta il sistema linfatico a compiere il suo lavoro di smaltimento. Anche per questo motivo è possibile notare un certo effetto diuretico subito dopo.
In alcuni casi, nei centri medici, è previsto che prima del trattamento il paziente (se lo desidera) riceva iniezioni mirate di aiuto alla procedura. Queste possono essere di due tipi:
- Farmaci con principi attivi lipolitici, per aiutare ancora più direttamente l’azione di disgregazione dei grassi;
- Una più semplice soluzione fisiologica (si parlerà allora di idrolipoclasia ultrasonica), per aumentare la disponibilità di fluido nelle zone interstiziali contenenti le cellule adipose. Infatti, più è abbondante la presenza di fluido e più gli ultrasuoni riescono a formare bollicine, che colpiranno maggiormente gli adipociti. Per un’efficacia finale aumentata.
Le zone trattabili con la cavitazione estetica
Non tutte le parti del corpo possono sottoporsi a cavitazione, per quanto tipicamente si andrà ad averne bisogno in queste zone:
- Gambe (intere: polpacci e cosce);
- Glutei e sottoglutei (culotte de cheval);
- Fianchi e interno coscia;
- Braccia;
- Ventre e addome.
Il manipolo non deve mai essere passato sulle sporgenze ossee o sulla schiena. Nelle donne non va puntato direttamente dove sono situate le ovaie.
Cavitazione estetica benefici
Ora che abbiamo visto in dettaglio come funziona la cavitazione estetica, riassumiamo tutti i benefici di questa tecnica. Perché sceglierla, in un mondo dall’offerta sempre più fiorente e diversificata anche per trattare cellulite e problemi affini? Il primo vantaggio è questo: i benefici sono di gran lunga superiori ai (pochissimi) rischi. Eccoli.
- È un procedimento facile e veloce;
- È definitiva;
- È assolutamente indolore;
- Non è invasiva e non è chirurgica, quindi niente bisturi o cannule;
- Si può svolgere ancora più facilmente presso centri estetici abilitati.
La cavitazione riduce i centimetri di troppo – e se necessario la circonferenza di caviglie, cosce o fianchi – senza che ci sia bisogno di sottoporsi a estenuanti sforzi ginnici in palestra o a diete affamanti. Le sessioni durano poco e possono essere facilmente infilate anche in una vita piena di impegni e ritmi frenetici.
Inoltre dopo ogni seduta si possono riprendere immediatamente le proprie attività, non occorre riposo forzato o un regime di vita alterato come dopo procedure più invasive. E a livello di sensazioni – lo scriviamo soprattutto a beneficio di chi ha paura di provare dolore o ha la pelle sensibile – non si sente nessun fastidio o sensazione spiacevole.
Al massimo si avverte un po’ di calore, eventualmente accompagnato da un certo senso di intorpidimento o indolenzimento della parte interessata, ma che passa nel giro di poco. Analogamente potrebbe comparire un certo arrossamento dovuto all’aumento della circolazione nella zona e, in qualche caso, un piccolo livido o edema. Ma senza dolore, e sempre con un rapido riassorbimento.
Cavitazione estetica costi
Quanto costa la cavitazione estetica? Prima di parlare di costi bisogna prima sottolineare un fatto importante: la cavitazione non è mai mono-sessione. Questo significa che i benefici appena descritti non arrivano dopo una sola volta che ci si sottopone al trattamento, ma occorrono almeno 3 o 4 sessioni per osservare miglioramenti.
L’ideale sarebbe farne un ciclo di 6-8, eventualmente portandolo a 10 nei casi che lo richiedono. Tipicamente infatti tutti i centri propongono pacchetti di varie durate, da un minimo di 5 a un massimo di 10 incontri, a prezzi vantaggiosi rispetto all’acquisto singolo di una seduta.
La quale da sola ha un costo che varia dagli 80-100 € fino ai 150 o anche ai 200 €. Le oscillazioni delle tariffe sono dovute al tipo di macchinario impiegato (marca, potenza ed età), al livello di frequenza ultrasonica impostato, alla durata individuale della seduta, e infine anche al tipo di centro scelto (un salone comune oppure una struttura di lusso).
In particolare, se ci si rivolge a un centro medico che prevede consulti specifici, anche la creazione del piano d’azione nella sua interezza andrà a incidere sul prezzo. Va aggiunto anche che, tendenzialmente, a fine ciclo sarà necessario mettere in conto anche qualche seduta di mantenimento al fine di non ricominciare ad accumulare adipe e a innescare di nuovo il problema che abbiamo provato a risolvere tramite la cavitazione.
Facendo un bilancio, da un lato il costo della cavitazione estetica è dilazionabile di seduta in seduta, il che è un vantaggio. Dall’altro lato bisogna però valutare bene la spesa totale che comporta, prima di decidere se scegliere questo trattamento o meno.
Cavitazione estetica: ci sono dei rischi?
Ne abbiamo già parlato: i rischi della cavitazione estetica sono davvero minimi. Possono riguardare principalmente due ambiti, quello superficiale dove si va a somministrare il trattamento – ossia la pelle – e quello più profondo, relativo all’azione vera e propria degli ultrasuoni.
Per la prima categoria vanno menzionati i possibili rischi di danneggiamento del tessuto cutaneo. Rischi che possono essere dovuti all’inesperienza dell’operatore del macchinario (ecco perché è importante scegliere sempre con cura a chi rivolgersi) o a un’ipersensibilità della pelle.
Rientrano in questa tipologia fenomeni quali la comparsa di reazioni localizzate, come micro-scottature o micro-ustioni che potrebbero causare cicatrici permanenti. Va però detto che, sebbene vadano citati per completezza di informazione, pericoli di questo genere sono del tutto sporadici e statisticamente improbabili.
Il secondo tipo di rischi si origina da una caratteristica degli ultrasuoni: la loro azione non è selettiva. Tradotto, vuol dire che gli ultrasuoni non possono decidere autonomamente su quali tipi di cellule o tessuti andare ad agire e su quali no.
È quindi l’operatore a dover scegliere con precisione quale frequenza impostare, per non danneggiare la pelle o peggio il tessuto sotto-cutaneo del paziente. Questa esigenza è valida se si trattano la pancia e le zone limitrofe. L’area addominale infatti, contenendo intestino, reni e, nelle donne, l’utero, va trattata con particolare attenzione.
Cavitazione estetica avvertenze
È giunto il momento di parlare un po’ di avvertenze. Servono ad aiutarti a capire se la cavitazione estetica è il trattamento che fa per te. Se non ci sono controindicazioni, via libera!
La cavitazione estetica fa dimagrire?
Vogliamo ribadire il fatto che la cavitazione estetica non serve propriamente a far dimagrire. Più che per perdere peso, va scelta quando si hanno zone più o meno localizzate colpite da cuscinetti cellulitici, accumuli che potrebbero essere ridotti, o pelle a buccia d’arancia da contrastare.
Il trattamento di cavitazione ne migliora l’aspetto, rendendo l’epidermide più liscia e assottigliando i depositi di cellulite ostinata. Mentre per dimagrire propriamente e per perdere i fastidiosi chili di troppo, sono altre le strade da percorrere.
Anzi, dato che comunque la cellulite è sempre scoraggiata dall’attività fisica, una struttura seria che offre trattamenti di cavitazione consiglierà sempre di abbinare alle sedute un regime relativamente ipocalorico, e qualche forma di sport o allenamento a casa, da svolgere con regolarità.
Inoltre se gli inestetismi sono molto marcati o in caso di cellulite profonda sarà il caso di esplorare vie alternative e più appropriate. Similmente chi è in condizione di forte obesità o comunque di estremo sovrappeso, e non ha la possibilità o l’intenzione di integrare gli aiuti sopra descritti al proprio stile di vita, non sarà probabilmente un paziente indicato per la cavitazione.
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Controindicazioni al trattamento
Se è vero che i rischi della cavitazione estetica sono pochissimi, ci sono comunque numerose controindicazioni che possono rendere diverse categorie di persone non idonee a tale trattamento, e che vanno conosciute.
La prima condizione che deve essere assente è una dislipidemia, che è presente quando il tasso di lipidi nell’organismo è alterato. Da questo punto di vista non devono esserci anomalie. Le donne incinte o in fase di allattamento non possono sottoporsi a cavitazione, così come chi soffre di diabete, malattie immunitarie, neoplasie o ha ricevuto un trapianto.
Sono da escludere anche patologie che riguardano il metabolismo, perché ridurrebbero la capacità dell’organismo di liberarsi delle sostanze di scarto formatesi con gli ultrasuoni. Per lo stesso motivo non bisogna essere affetti da problemi all’apparato cardiocircolatorio, andando dalle cardiopatie a problemi di coagulazione del sangue a vene varicose.
Quest’ultimo punto è dovuto al fatto che il calore del manipolo causa vasodilatazione e dunque potrebbe peggiorare la situazione venosa. Escluso anche chi ha impiantate protesi di qualsiasi tipo, pacemaker, o altresì spirale contraccettiva (quest’ultimo caso si intende limitatamente al trattamento addominale).
E poiché gli ultrasuoni non sono altro che onde sonore, per quanto non percepibili dall’orecchio umano, non bisogna nemmeno portare apparecchi acustici integrati oppure soffrire di lesioni al timpano. Ricordiamo anche che laddove si assumano regolarmente farmaci, questi potrebbero andare a interferire con l’efficacia del trattamento.
Perciò in tal caso la scelta della cavitazione deve sempre passare per un medico. Infine è necessario che il trattamento possa effettuarsi su una cute sana: perciò no a pelle scottata, lesa, cicatrizzata o con altre problematiche dermatologiche.
Consigli per ottenere una cavitazione estetica con dei buoni risultati
Perfetto: hai escluso le condizioni riportate qui sopra, la cavitazione fa per te e sei pronta a sceglierla. Cos’altro dovresti sapere allora, per un risultato ottimale del ciclo di sedute? Ecco qualche consiglio in più per chi si appresta a sottoporvisi.
Prima della cavitazione sarebbe il caso di non depilarsi, affinché la pelle si presenti senza aver subìto di recente un’irritazione più o meno marcata. Per la stessa ragione va evitato di esporsi al sole con l’intenzione di abbronzarsi o, ancora peggio, di farsi lampade UV.
Nei giorni precedenti al trattamento è importante anche bere molta acqua. Come segnalato in precedenza, un buon livello di idratazione conta molto nel momento in cui le microbolle si formano e implodono a contatto con le membrane degli adipociti. L’aggressione del grasso sarà facilitata!
Bere acqua dopo la seduta aiuta invece il sistema linfatico a smaltire il grasso che si è disgretato, aiutando ad espellerlo più velocemente. Va da sé che una dieta bilanciata, ricca di frutta e verdura e povera di grassi saturi (soprattutto di origine animale) e di sodio aiuta sempre l’organismo nel suo metabolismo.
In molti centri infatti si consiglia proprio l’adozione di un regime alimentare ipocalorico già da qualche tempo prima di iniziare il trattamento, unitamente al fare movimento regolare. Infatti perdere un po’ di peso prima di sottoporsi a cavitazione rende la procedura ancora più funzionale.
Un’altra buona abitudine di primaria importanza, che vale praticamente per chiunque si sottoponga a qualsiasi opzione medico-estetica di questo tipo (non solo la cavitazione, dunque) è quella dei massaggi e dei trattamenti linfodrenanti, da effettuare dove possibile sia prima che dopo.
Intervenire in aiuto del sistema circolatorio e linfatico infatti, sia con prodotti ad uso interno (tisane e/o integratori drenanti ecc.), sia con cosmetici esterni, nonché tramite azione meccanica(massaggiatori, pedane vibranti, pressoterapia…), massimizza il rendimento e lo porta a un livello superiore.
I massaggi (naturalmente devono essere eseguiti da un professionista, molte persone infatti prenotano cicli di trattamenti combinati di cavitazione e massaggio) aiutano a drenare le tossine e le altre sostanze di scarto e a farle espellere dal corpo.
Inoltre apportano una buona circolazione che ossigena meglio le cellule, ne stimola il rinnovamento e sfavorisce l’accumulo indebito di lipidi nelle zone sgradite del corpo. Infine se ci si aiuta anche a casa con creme contenenti principi lipolitici o drenanti, questo discorso sarà ancora più vero.
Cavitazione estetica a casa?
Un’ultima considerazione che vogliamo fare riguarda la particolare cautela anche rispetto a un tipo particolare di cavitazione: la cavitazione domestica. Cosa significa? Ogni tanto si sentono alcune persone che affermano di avere dispositivi per cavitazione casalinga e che dichiarano di utilizzarli comodamente in casa.
Tuttavia, a differenza di altri trattamenti estetici che possono tranquillamente essere svolti in autonomia tra le mura domestiche, per la cavitazione non è affatto così, e queste persone mettono a rischio la propria salute (o nel migliore dei casi non ottengono alcun beneficio).
Persino nei comuni centri estetici, maneggiare il macchinario e il relativo manipolo richiede una qualifica apposita, perché bisogna provvedere ad alcune regolazioni e conoscere i movimenti da fare. Non si può quindi pensare di gestire una tale pratica da sé, a casa propria. Perciò, ti invitiamo a diffidare sempre di dicerie di questo tipo e ti consigliamo di affidarti solo a chi conosce il proprio mestiere.
Cavitazione estetica: opinioni e considerazioni finali
Ci auguriamo di esserti stati utili con questa guida alla cavitazione estetica o per meglio dire, come abbiamo visto, alla cavitazione nella medicina estetica. Una tecnologia davvero interessante e assai sicura, pratica, efficace e fattibile a qualunque età.
Va da sé che, più la cellulite o la pelle a buccia d’arancia sono fresche e di recente formazione, più sarà possibile intervenire con successo con la cavitazione. Le cellule adipose che compongono i famigerati cuscinetti infatti hanno la cattiva abitudine di essere piuttosto testarde, una volta stabilizzatesi in maniera confortevole nelle varie zone critiche!
È però sempre possibile migliorare la situazione anche in maniera considerevole, soprattutto se si uniscono gli stili di vita giusti e non ci si limita a recarsi presso il centro scelto per poi, nel resto del tempo, ignorare il proprio benessere fisico. Ricorda che la cavitazione estetica ha un costo, ed è bene ottimizzarlo al massimo con tutti gli accorgimenti che abbiamo visto insieme.
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Cavitazione estetica: domande e risposte frequenti
Consiste in un trattamento medico-estetico per combattere gli inestetismi da cellulite e da pelle a buccia d’arancia. Si passa sulla pelle delle aree interessate un particolare manipolo (collegato a un macchinario specifico) che emette ultrasuoni. Questi, creando microbolle che vanno a colpire e a frantumare le cellule adipose, le riducono di volume, e gli scarti vengono eliminati dal sistema linfatico alla stregua di tossine.
Il riferimento è al fenomeno fisico così chiamato, che consiste nell’originare microbolle di vapore che, implodendo, causino danno a qualche superficie vicina. Questa tecnologia, benché su scala molto diversa, è ad esempio utilizzata in campo navale, oppure per la pulizia di piccoli oggetti (dove a disgregarsi grazie agli ultrasuoni sono le particelle di sporco).
A seconda dei centri in cui si effettua, i prezzi vanno dai 100 € ai 150 €, con punte di poco inferiori o superiori. Bisogna però calcolare che questa cifra si riferisce a una singola seduta, e che ne occorrono in media almeno 5 o 6 per dare un senso al trattamento. Per invogliare i clienti, molte strutture propongono pacchetti cumulativi a tariffe più convenienti.
La prima scelta da fare è capire se rivolgersi a un centro estetico o a uno studio medico vero e proprio, dove il trattamento sarà maggiormente personalizzabile. In qualunque caso devi poter consultare le certificazioni di chi opera il macchinario.
Il numero minimo di giorni è di circa 4, ma tutte le strutture consigliano di lasciare passare almeno una settimana tra l’una e l’altra. Così dai al tempo all’organismo di espellere interamente le cellule di scarto, e anche la pelle non subisce stress eccessivi.
Sì, funziona, benché non bisogna aspettarsi trattamenti risolutivi miracolosi specialmente in caso di cellulite molto diffusa. Rappresenta tuttavia un valido aiuto per liberarsi dei cosiddetti rotolini di troppo o cuscinetti che non vanno via semplicemente con dieta ed esercizio. Un consiglio? Utilizza anche degli integratori per la cellulite edematosa e il risultato sarà ancora più ottimale.
Nata nell'86, gestisce il team che crea contenuti nel settore nutra, salute e benessere. Ha all'attivo più di 1000 approfondimenti pubblicati sui migliori portali di salute italiani. Appassionata di prodotti naturali, consiglia soltanto il meglio ai suoi lettori.